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Chi Siamo

La nostra storia

L’Associazione San Benedetto Abate è un’organizzazione di volontariato nata nel 2007 a Cetraro, in Calabria, per iniziativa di don Ennio Stamile, attualmente referente regionale dell’associazione Libera in Calabria.

Dal 2007 operiamo in Italia, in particolare in Calabria, e dal 2008 in Africa, con diversi progetti attivi in Benin. Le cause che supportiamo promuovono il benessere sociale e ambientale delle comunità con le quali entriamo in sinergia, con particolare dedizione all’accesso all’istruzione e alla sanità, all’educazione alla cittadinanza attiva, all’integrazione, alla salvaguardia dell’ambiente, alla valorizzazione delle tradizioni artigiane, all’empowerment delle donne e alla formazione al lavoro, alla promozione della cultura in tutte le sue espressioni. Beneficiare di ambienti naturali sani, di forti sistemi di supporto sociale, avere l’accesso ai bisogni umani di base e operare con uno spirito di tolleranza e resilienza sono i presupposti essenziali perché una comunità possa non solo vivere, ma prosperare.

Il nostro impegno

Quando gli individui vengono accolti con l’amore invece che con il giudizio, con l’inclusione anziché con l’isolamento, possono svilupparsi al massimo delle loro potenzialità, indipendentemente dalla loro esperienza.
È per coltivare tali potenzialità che abbiamo deciso di dedicarci ad incrementare l’accesso all’istruzione di bambini e ragazzi, soprattutto in quelle zone del mondo dove il lavoro minorile viene spesso sostituito alla scolarizzazione. È di fondamentale importanza credere che l’educazione è il grande motore per lo sviluppo personale e sociale.

Altro strumento educativo è la partecipazione allo sport in quanto incoraggia la salute fisica e di conseguenza il benessere mentale, aiuta a costruire un senso comunitario e porta semplicemente gioia alle persone. Per questo ci avvaliamo della collaborazione di organizzazioni specifiche per divulgare la pratica degli sport nelle comunità in cui svolgiamo il nostro servizio.
Di pari passo ci impegniamo a sostenere l’autostima di giovani donne e ragazze adolescenti. Più di 130 milioni di ragazze in tutto il mondo non frequentano la scuola, a causa di vari fattori tra cui sfruttamento, matrimonio precoce, violenza domestica, stigmatizzazione culturale, stigmatizzazione che circonda la gestione della salute mestruale, o disuguaglianza di genere. Da qui il nostro impegno ad incoraggiarle per riconoscere il loro valore intrinseco e raggiungere il loro pieno potenziale.

La salute del nostro pianeta è direttamente collegata alla nostra salute. Quando la nostra terra soffre, anche noi ne risentiamo. La chiamata a proteggere il nostro ambiente rappresenta una priorità ora più che mai. Quelli che un tempo erano sottili cambiamenti alle ricorrenze stagionali, ora sono diventate catastrofi per tutto l’anno con un immenso costo umano. Dagli incendi e dall’inquinamento alle inondazioni e agli uragani, c’è uno squilibrio nel nostro clima che ha un costo disperato. Le nostre risorse naturali e gli ecosistemi si trovano ad affrontare una distruzione senza precedenti e, in alcuni casi, permanente. Si stima che entro il 2050, il nostro pianeta dovrà sostenere 9,8 miliardi di abitanti, un numero che creerà una tensione inimmaginabile sulla nostra unica casa.

Visitando il continente africano, dove è maggiormente concentrato il nostro impegno, si evince che la sfida ambientale deve partire proprio dalla terra che è stata la culla dell’umanità, mettendo in campo progetti che preservino la fauna selvatica e le comunità locali, attuando campagne di sensibilizzazione per il corretto smaltimento dei rifiuti, impegnandoci a costruire comunità veramente sostenibili, a partire dall’educazione al cibo sano e dalla valorizzazione di un modo di abitare caratterizzato dalle tradizioni costruttive locali.

Una comunità sostenibile è anche una comunità che ha a cuore il proprio benessere fisico e mentale. In molti paesi in via di sviluppo, e non solo, la salute è ancora un privilegio per pochi. In un contesto complesso, come quello africano, il 50% della popolazione, mediamente, vive sotto la soglia di povertà; ciò significa che non può permettersi cure sanitarie adeguate, perché la sanità in Africa si paga e l’accesso non è garantito alle fasce povere della popolazione. Ci è sembrato doveroso dedicare il nostro impegno per assicurare una copertura sanitaria alle comunità più in difficoltà, in collaborazione con i Governi locali e con Organizzazioni in grado di garantire la formazione professionale di medici e operatori sanitari.

L’impegno educativo rappresenta un progetto di cambiamento collettivo. I presupposti di tale cambiamento sono la conoscenza e il contrasto alle ingiustizie sociali, alla corruzione e alle mafie, che consentono una crescita civile e umana degli individui nelle comunità.

La costruzione di una comunità sulla cultura della giustizia, dell’uguaglianza, del rispetto della dignità delle persone, della tutela delle libertà personali, fornisce anche la possibilità e gli strumenti per riappropriarsi di spazi, indebitamente occupati e/o sfruttati. Per tali ragioni abbiamo scelto di dedicarci alla riprogettazione per il riutilizzo sociale dei beni confiscati alla criminalità organizzata, promuovendo soprattutto attività sulla conoscenza e il contrasto del fenomeno mafioso, sulla formazione al lavoro e sullo sfruttamento di esso. Ridare “nuova vita” a tali beni contribuisce a plasmare una comunità Co-Responsabile, innescando processi di sviluppo locale e accrescendo la coesione sociale.

Un altro fattore in continua crescita è la globalizzazione delle mafie, che ormai pervade il tessuto sociale di moltissimi Paesi europei, dell’America Latina, dell’Africa. Data la nostra presenza nel continente africano, attraverso la collaborazione con altre organizzazioni e associazioni, stiamo mettendo in atto una campagna di sensibilizzazione, sostegno, accompagnamento alla conoscenza e al contrasto dei fenomeni di criminalità organizzata.

Affermare il valore etico della cultura significa riconoscere il diritto alla conoscenza e alla formazione delle nuove generazioni, un diritto che ci rende cittadini liberi e responsabili, che eleva la nostra condizione umana. Dunque rilanciare e salvaguardare la cultura come valore condiviso e identitario, come collante sociale, è uno dei nostri obiettivi. Siamo convinti che la conoscenza è la prima e fondamentale forma di resistenza.

La nostra esperienza ci induce a promuovere la cultura in tutte le sue forme, arte, architettura, letteratura, musica, moda, teatro, tradizione artigiane ed enogastronomiche: questo significa investire su qualità ed eccellenza. La cultura per sua natura è connessa al turismo, alla valorizzazione del territorio, alle politiche sociali e alla produzione industriale, per cui rappresenta il volano dell’innovazione, dell’occupazione giovanile, dell’integrazione sociale. Rappresenta pertanto un elemento strategico di sviluppo economico e sociale delle comunità.

Inoltre, per noi l’interazione con le principali realtà che sono promotrici della cultura, in quanto valore essenziale, è un elemento fondamentale per innescare un circolo virtuoso che liberi risorse creative, valorizzi le professionalità e il lavoro intellettuale.

I nostri Volontari

``Fai del tuo meglio dove sei; sono quei pezzetti di bene messi insieme che travolgono il mondo.`` ARCIVESCOVO DESMOND TUTU

Il Bilancio

Il 100% dei fondi che raccogliamo proviene da donazioni private. Di questi, circa il 97%, proviene da scelte fatte da privati cittadini mentre il 3% proviene da aziende e fondazioni. Per ogni euro raccolto usiamo 0,80€ per finanziare i nostri progetti in Italia e in Africa.
5

Progetti avviati in Italia e Africa nel 2019

285

Donatori che ci hanno sostenuto nel 2019

50.487

€ raccolti attraverso le donazioni nel 2019

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